Dopo la prima stagione dedicata alla rinascita, per il Matis Dinner Club di Bologna è tempo della crescita e del consolidamento, in piena coerenza con un primo piano triennale che vede protagonista la nuova gestione affidata al gruppo di lavoro della Villa delle Rose di Misano Adriatico e del Peter Pan di Riccione.
Venerdì 11 ottobre il Matis di Bologna inaugura ufficialmente la sua stagione 2019/20 con il party Vida Loca, che sarà protagonista tutti i venerdì del Matis con le sue sonorità a metà tra il pop e l’urban. Sabato 19 sarà il turno dell’inaugurazione dei sabato sera, durante i quali si alterneranno si diverse one-night quali 90 Wonderland, Clorophilla, Tunga, Feel It, History, con musiche che spazieranno dagli anni novanta ai giorni nostri, con particolare attenzione per la musica house. Musica house che sarà sempre esclusiva protagonista – come nella scorsa stagione – nel privè Mix, The Club Inside The Disco.
Le novità del Matis di Bologna non riguardano soltanto la programmazione, che a novembre proporrà ulteriori sorprese. Il club è stato sottoposto ad un ulteriore restyling, per rafforzarne l’estetica dopo la stagione dell’esordio. Al il ristorante il menù e le proposte mediterranee saranno proposte in modalità fusion e nelle prossime settimane saranno affiancate da Asian Lounge, ovvero sushi e specialità asiatiche accompagnate – sia prima che durante che dopo la cena – dalle migliori selezioni di cocktail. Un format proposto per la prima volta questa estate alla Villa Delle Rose e pronto ad essere declinato sia al Matis che al Peter Pan di Riccione. Il tutto accompagnato da veri e propri show dal sapore ibizenco, trasgressivi ed eleganti allo stesso tempo.
Sin dalla sua rinascita, gli obbiettivi del Matis sono stati subito chiari: contribuire a riportare Bologna al centro della scena clubbing sia italiana che internazionale. La missione è appena iniziata, e la strada intrapresa grazie alla prima stagione è sicuramente quella giusta. Con i fatti, con i risultati, senza troppe parole né tantomeno roboanti proclami. Non resta che attendere venerdì 11 ottobre per rendersene conto.
Foto di Giacomo Perotti