Nicolò Marchesin A.k.a. Niko Marke è un dj/ producer italiano, nato nel 2004.
Anche se molto giovane, Niko Marke coltiva la sua passione per la musica da molti anni, suonando il pianoforte, strumento fondamentale per la composizione dei brani. Infatti, è da più di 5 anni che si dedica con passione alla composizione di brani che spaziano dalla Progressiva alla Psytrance.
Nel 2019 scopre la Psytrance ascoltando per ore i brani di artisti di riferimento come: Blastoyz, Jean Marie, Vini Vici, Armin Van Buuren. Dopo questa scoperta, Niko Marke dedica tutta la sua nuova composizione alla Psy, che identifica come il genere più bello ed energetico che abbia mai ascoltato.
I suoi brani si possono ascoltare in tutti i principali digital store.
Ciao Niko Marke
Qual è la tua storia?
Sin da piccolo sono innamorato della musica in generale, e col tempo mi sono affacciato al mondo della musica elettronica, dove oltre alle conoscenze musicali è necessario avere anche esperienza in ambito informatico. Crescendo ho maturato quest’esperienza con i computer, ed essendo ancora grande fan della musica elettronica ho deciso di provare per gioco a creare un mio brano, all’età di 11 anni.
L’esperimento mi ha divertito molto e ho deciso di continuare. Nel tempo, dopo aver anche appreso buona parte della teoria musicale, ho iniziato a notare che a livello di “pulizia audio” i miei brani stavano migliorando molto, quindi ho continuato ancora di più. Pian piano con questa mia passione ho iniziato a farmi notare, regalandomi delle piccole ma grandi soddisfazioni.
Oltre ad avere la passione per il djing, produci i tuoi brani soprattutto Psytrance e Progressive, così dice il tuo profilo instagram, parlaci di queste due “facce” dello stesso artista.
La Psytrance e la Progressive (che io unisco assieme nel sottogenere Progressive Psytrance), sono i due generi principali sui quali vorrei fondarmi, ma ho esperienza anche con generi come BigRoom House, Trance ecc…
Ho scelto di portare principalmente Psytrance perché, oltre ad essere a mio parere un genere unico nella storia, perché abbinandolo con alcuni aspetti della Progressive si possono creare delle tracce a parer mio spettacolari, unendo la potenza dei suoni Psytrance con le melodie in stile Progressive. Su questo ragionamento io stesso sto cercando di creare un mio modo di fare musica, con l’obbiettivo di essere il più originale possibile, grande aspetto da considerare per riuscire ad essere notati.
La Psy e la Progressive sono due stili seguiti in Italia? Vuoi dare un messaggio per appassionare il pubblico italiano a questi due generi?
La Progressive sicuramente ha avuto i suoi tempi d’oro in Italia: questo perché al giorno d’oggi la maggior parte dei dj italiani si concentra su generi come Techno, Tech House, EDM commerciale ecc… (tutti generi bellissimi).
La Psytrance invece, purtroppo, non ha mai fatto tanta strada, probabilmente per il fatto di essere stata sviluppata principalmente in paesi come Israele, India, Germania, Inghilterra, Portogallo ecc… ma questo non credo mi impedisca di amare e praticare lo stesso la musica Psytrance, che pian piano sta avanzando in tutto il mondo diventando un genere Mainstream.
Quando sei in studio a produrre, come e cosa fai con il tempo a tua disposizione?
Durante le ore di musica, al momento ridotte per fare spazio ai libri di scuola, impiego il mio tempo in due cose: sound design, per arricchire la libreria di suoni il più possibile, e produzione di nuovi brani.
Quale di queste due cose praticare dipende dal mio umore: se mi sento abbastanza convinto di un idea e il risultato musicale mi soddisfa proseguo con la produzione di musica, altrimenti impiego il mio tempo a cercare e creare dei suono che eventualmente potrò poi utilizzare in brani futuri (anche se molte volte i suoni vengono creati durante la produzione stessa di un brano).
Con chi intraprenderesti una produzione e perché?
Onestamente non ho dei limiti, farei collaborazioni anche con tutti purchè le idee e le conoscenze siano le stesse e non ci siano incertezze sul da farsi.
E’ anche vero che mi piace lavorare e fare conoscenze nuove, e meglio di conoscere qualcuno lavorando con lui alla cosa che più mi piace fare penso non ci sia nulla.
Invece se dovessi suonare con un artista chi sceglieresti?
Il concetto più o meno è sempre lo stesso, solo che qui alcune cose cambiano: molto probabilmente il genere e la musica devono essere il più simili possibili (non per forza generi uguali) in modo da creare un dj set che non contenga sbalzi tra canzoni lente e rilassanti ad altre più esplosive e potenti, ma credo che anche in questo caso le possibilità siano molto vaste.
Lascia un messaggio ai lettori e ai tuoi followers:
Se si vuole ottenere ciò che si vuole dalla vita bisogna lottare e non demoralizzarsi mai, non bisogna avere paura di fallire, perché grazie a questo si impara e si migliora la propria persona.
Se qualcuno tenta di demoralizzarti ricordati chi sei e perché stai lottando; usa le sue azioni come carburante per alimentare la tua voglia di successo, perché l’obbiettivo è tuo e nessuno potrà privartelo.
Come mi piace dire nei momenti di euforismo: AVANTI TUTTA!
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