Chi è che non vorrebbe portarsi in casa un po’ di Burning Man, mitico festival tra musica e arte che prende vita nel deserto del Nevada? Oggi è possibile, grazie alla collaborazione tra HAKA Project, noto duo musicale techno fusion formato dai Haldo e KARLHEINZ con la pittrice Francesca Nini Carbonini, artista che per ben due volte ha dipinto proprio al Burning Man e ha anche esposto alla Triennale di Milano nel 2017.
Insieme hanno dato vita a “Kafka 9.0 in the box”. E’ una ‘installazione in scatola’, in edizione limitata e numerata di soli 50 pezzi. Dentro ogni box sono presenti la scultura stampata in 3D e poi “vandalizzata” (creando tutti pezzi unici) e l’album musicale. Sono poi previste, in formato più grande, tre prove d’autore – ed una sola scultura di oltre 50 cm, che verrà esposta presso la galleria d’arte del Monastero dei Santi in Roma.
In “Kafka 9.0 in the box” oggetto fisico e suoni costituiscono un unico pensiero artistico, in cui la materia pittorica prende forma tridimensionale e la musica le dà voce. Sotto la base della statuetta ecco c’è infatti un QRCode per ascoltare la musica degli HAKA Project.
L’obiettivo di KAFKA 9.0 IN THE BOX è portare un po’ di Burning Man all’interno di ogni luogo per raccontare, stupire, divertire. E’ l’inizio di una collezione più ampia, ispirata alle varie edizioni del Burning Man, nata per far sognare e per immaginare una nuova arte, un nuovo modo di comunicare.
COME NASCE KAFKA 9.0 IN THE BOX?
Kafka 9.0 è un progetto che nasce dalla voglia, necessità, esigenza di far rivivere le emozioni del festival artistico più famoso al mondo. L’installazione Kafka 9.0, presentata durante il Burning Man 2017, realizzata dalla pittrice Francesca NINI Carbonini, è oggi racchiusa in una scatola: Kafka 9.0 IN THE BOX. I suoi quadri diventano 3D e la sua esperienza è raccontata dalla musica eclettica, sinuosa del duo HAKA Project, che magicamente, danzando, porta il visitatore della scatola nel centro di Kafka 9.0, nel centro della Playa.
L’incontro di menti artistiche che hanno sentito il bisogno impellente, come missione, di agire. Questo mondo in uscita in un tempo di grazia anela, ha sete del bello, del pulito. Lui, il mondo, lo chiede per non scomparire, e loro, i due artisti, lo donano per farlo rifiorire. Nini con le sue pennellate e il suo tratto che diviene tangibile, il duo musicale con i loro suoni e con i loro bassi e acuti che entrano nel corpo.
La scatola sensoriale è qualcosa di diverso e unico perché è la riscoperta di ciò che sembra essersi perso. È il bello, l’onesto il “semplicemente” arte, senza voler a tutti i costi stupire per apparire. Perché poi, voler scandalizzare non è arte, e loro l’arte vera la conoscono a fiuto e non è l’effimero relativismo, ma sono le note che si ricorrono, sono i colori che ornano.
Gli artisti sono tornati alle origini, quelle belle, piene di fascino e, in ultima analisi, di vita e luce. Sono pionieri di un’epoca che s’intravede, ma c’è, è già pronta, bisogna solo volerla, avere il coraggio di uscire dal coro ed entrarci. Controcorrente è la loro parola d’ordine che usano per far riscoprire la corrente, quella perduta, dimenticata, non voluta perché vista dai molti banale e sciocca. Un connubio al servizio del bello, gioia assoluta per l’eternità dell’Arte.
CHI E’ FRANCESCA NINI CARBONINI?
Milanese, dopo una prima parte della vita impiegata nell’avvocatura, ha desiderio di far emergere la sua forte vena creativa da sempre tenuta “nel cassetto” e ora, seguita da Glauco Cavaciuti è presente, con i suoi lavori, nella galleria “Glauco Cavaciuti Arte” a Milano. Per Nini il “colore” più bello è il nero, perché in sé racchiude tutti i colori ed ha la capacità di assorbire la luce dando vitalità ai suoi lavori. Nini crede, per personale esperienza, in un connubio di “destino, libero arbitrio e protezione di nostro Signore” che collaborano tra loro ispirando la sua creatività, in questo equilibrio, lei interagisce queste forze che sente nella sua vita. È sua convinzione che si debba restituire al dolore tutta la sua innocenza. per questo è consapevole del rischio di una possibile sconfitta, ma anche di un’ auspicabile vittoria. Nini dipinge su grandi dimensioni (130×180 cm) perché così “lei è nel suo quadro”. Non ha paura di stracciare, cambiare, distruggere finché il quadro non prende vita e non lo sente pennellato alla sua anima. Nelle sue opere, come “Magma Ordinato”, si fondano l’esperienza pratica della tradizione illustrativa dei libri e la complessità psicologica dell’arte e della cultura letteraria.
COS’E HAKA PROJECT?
HAKA Project nasce dalla fusione di due dj e produttori musicali, HALDO e KARLHEINZ. La loro musica, la “Techno Fusion”, è una miscela di sonorità acide e scure, amalgamate da metriche, ritmicità dinamiche e coinvolgenti; una musica sempre ricercata e caratterizzata da arpeggiatori e sintetizzatori. A oggi vantano numerose uscite tramite prestigiose etichette internazionali, sono inoltre produttori di oltre 40 DJ. DJ e produttori in costante evoluzione, e sempre pronti a sperimentare percorsi non comuni inventando altresì linguaggi innovativi Dal primo EP, uscito con TrackPark etichetta della divisione Proceed Records, si evincono la miscela di sonorità e ricercatezza produttiva. Raggiungendo da subito piazzamenti significativi nelle classifiche di riferimento con oltre 13 tracce nella TOP100. Le varie produzioni sono state inserite in diverse raccolte tra cui Deep Formentera, Cotê d’Azur (Buddha Bar), CLAPS Records, STPH – Stereophonic e in Love Vibration Nation & R3UK (etichetta con nomination al Grammy Award), Natura Viva. Techno è il suo suono, ma con influenze House, Minimal, Tribal e Progressive.
COS’E’ BURNING MAN?
Burning Man è l’evento artistico che si tiene come da tradizione ogni anno nella Black Rock City nel deserto del Nevada. È il teatro perfetto per le art-performance di ogni genere, dalle più disparate macchine in movimento, ad architetture in legno costruite in poco tempo e che vengono bruciate poi nell’ultimo giorno, in un super rogo che distrugge ogni loro traccia. Al Burning Man partecipano artisti, designer, creativi da ogni parte del mondo che producono opere con il puro scopo di creare e divertirsi per stupire. Un’intera città sorge dal nulla, come anime che prendono vita, e mille luci si accendono e illuminano il deserto nella buia notte del Nevada. www.burningman.org
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