Dopo i brindisi per la storica promozione in A1, i vertici dell’Asd Gymnastic Romagna Team sono già al lavoro per preparare al meglio la stagione che si aprirà ufficialmente a fine febbraio a Siena con la prima tappa del campionato.
Tre mesi scarsi per organizzare un 2021 mai così ricco di appuntamenti e di aspettative per una società che, partita sei anni fa con un manipolo di giovani promettenti, si ritrova oggi nell’olimpo della ginnastica artistica italiana.
Tra i fautori di questo autentico miracolo sportivo c’è, in primis, l’avvocato di origine brianzola Corrado Dones, ex ginnasta di buon livello e presidente dell’Us Dilettantistica “Renato Serra”, l’uomo che – sportivamente parlando – ha insegnato a Cesena la differenza fra un impulso e un progetto.
“Questo risultato – dice – è figlio legittimo della progettualità. Una programmazione partita nel 2014 e portata avanti con passione e competenza attraverso un percorso di crescita costante degli atleti del nostro vivaio. Noi, del resto, non abbiamo le risorse economiche di una società come Salerno che, qualche anno fa, ingaggiò tutti i più quotati interpreti della specialità per vincere a tutti i costi lo scudetto. Come Asd Gymnastic Romagna Team abbiamo puntato, in primis, sulla pianificazione nel lungo periodo investendo sui ragazzi del nostro settore giovanile e sulle capacità formative di un allenatore come Claudio Pasquali che, mattone su mattone, ha saputo costruire in un decennio qualcosa di importante lasciandoci in eredità un grande patrimonio sportivo ma anche una grande responsabilità”.
La svolta nel 2014, quando le società di ginnastica romagnole decisero, per la prima volta, di consorziarsi…
“Per competere con le grandi realtà della ginnastica nazionale avevamo una sola strada: provare a ‘fare rete’ e riunire in un unico team tutti gli atleti più promettenti delle società romagnole. Oltre a Cesena, aderirono Rimini, Riccione e Ravenna e, fino a quando durò, fu un esempio virtuoso di grande sinergia territoriale. Poi qualcosa s’incrinò, alcune realtà si defilarono dal progetto, ma noi tenemmo duro ed i nostri sforzi furono premiati nel 2018 con la promozione in A2. Quel risultato gettò le basi per un salto di qualità che, dopo il quinto posto del 2019, ha portato alla Final Six di Napoli e alla recente vittoria dello scudetto”.
Quali sono gli obiettivi per la prossima stagione?
“Cominciamo col dire che la serie A1 per noi è un risultato storico, ma non è un punto di arrivo. Faremo, come sempre, un passo alla volta ma l’idea è quella di stabilizzarci su questi livelli agonistici e restare a lungo nella massima serie. Affronteremo la stagione con grande realismo, consapevoli delle difficoltà del contesto, ma restiamo una società ambiziosa che ancora non si è stancata di crescere. Fatta questa premessa, per questa stagione io credo che la squadra affidata a Roberto Germani abbia tutte le carte in regola per competere ai massimi livelli. Se devo sbilanciarmi, penso ad un piazzamento a metà classifica…”.
Vuole presentarci brevemente gli atleti di punta?
“In primis, non bisogna dimenticare che avremo la squadra più giovane dell’A1 e questa è una variabile di cui bisognerà tener conto. Però, al di là dell’anagrafe, l’organico è un mix vincente di atleti ormai affidabili, come Dotti e Vannucchi che a gennaio passeranno Senior, e di prospetti tecnicamente molto interessanti come Tisselli e Pompinetti. E poi ci sono Renzi, Tonti e lo stesso Tomei, altro talento autentico ma quest’anno frenato dagli infortuni. Benché alcuni di loro orbitino ormai stabilmente nel giro della nazionale, si tratta di atleti a cui difetta solo un po’ di esperienza. Per questo stiamo pensando di ingaggiare per la prossima stagione il ginnasta spagnolo Nestor Abbad che, con con i suoi quasi 28 anni, è un profilo molto esperto che, in carriera, ha partecipato a tantissime edizioni dei Mondiali e anche alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016. Potrebbe essere po’ il nostro Ibrahimovich, ovvero quell’atleta di esperienza in grado di supportare la crescita agonistica ed umana dei nostri ragazzi”.
Quali sono invece le preoccupazioni per l’anno che verrà?
“Nel 2021 ci misureremo su un palcoscenico molto più impegnativo e dunque già sappiamo che ci vorranno risorse economiche più sostanziose. Siamo un po’ preoccupati, lo confesso, perché noi in questi anni siamo sempre andati avanti in maniera autonoma, sorreggendoci unicamente con gli introiti dei corsi stagionali della Renato Serra. Ma quest’anno abbiamo con noi due atleti che vivono a Cesena a nostre spese ed anche i costi della logistica e delle trasferte saranno inevitabilmente più alti. Abbiamo sempre avuto una gestione economica improntata sulla sobrietà e sul volontariato, ma il timore è quello di non avere le risorse sufficienti per far fronte ai nuovi impegni economici. Per questo, per la prima volta nella nostra storia, siamo costretti a lanciare un appello a tutte le aziende del territorio affinché, in questa fase cruciale, ci diano un supporto tangibile. Noi non abbiamo certo bisogno dei budget faraonici del calcio ma, per restare a questi livelli e poter investire sui nostri atleti, mai come questa volta, abbiamo bisogno dell’aiuto della città”.
Per quale ragione un’azienda dovrebbe investire nella ginnastica artistica?
“Da quest’anno, con l’arrivo in A1, potremo contare su una ribalta mediatica di respiro nazionale e dunque saremo decisamente molto più appetibili per gli sponsor. Le nostre gare, infatti, oltre alla diretta sui canali youtube, saranno trasmesse live anche su Dazn ed Eurosport. Inoltre, tutti i martedì, al campionato di A1 sarà dedicata una pagina settimanale su La Gazzetta dello Sport. Insomma, chi investirà su di noi, oltre a dare una mano concreta ad una realtà del suo territorio, potrà contare su un ritorno d’immagine importante”.