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Marianna Pignatelli intervista Paola Desini

Conosciamo meglio una persona con un grande cuore.

Quale lavoro svolgi?

Sono un’ex insegnante di sostegno, un lavoro che ho sempre amato profondamente.
Tuttavia, per motivi familiari, ho dovuto lasciarlo.

Mia madre si è ammalata di tumore, e per dieci anni l’ho assistita giorno e notte, fino alla sua scomparsa.
Dopo di lei, anche mio padre si è ammalato, colpito da un tumore al cervello.

Ho scelto di lasciare il lavoro senza esitazione, e rifarei questa scelta altre mille volte, perché credo fermamente che prendersi cura dei propri genitori sia uno dei gesti più puri e profondi che si possano compiere. Loro mi hanno dato tutto: la vita, l’amore, il sostegno.
Il minimo che potessi fare era restituire loro quell’amore, accompagnandoli fino alla fine con tutto il cuore.

Cosa è successo dopo questo periodo?

Quando quel lungo e doloroso capitolo della mia vita si è concluso, mi sono ritrovata sola.
Essendo figlia unica, ho scoperto dentro di me una forza che non sapevo di avere.
Ho deciso di dedicarmi ai miei figli, in particolare ai miei gemelli, che lavorano nel campo della moda sin da giovanissimi.

Ho iniziato collaborando dietro le quinte, nel backstage, e poco dopo ho avuto l’onore di affiancare Carlo Senes, un giornalista e presentatore straordinario, che considero un fratello acquisito e il mio pigmalione

È stato lui a credere in me, a vedere qualcosa che nemmeno io vedevo.
Mi ha affidato la direzione del backstage del Gala della Moda, e da quel momento è nata in me una passione per l’organizzazione di eventi, in particolare quelli benefici.

Oggi organizzo sfilate, serate di beneficenza e iniziative solidali che mi riempiono di significato e gioia.

Ti piace quello che fai o avresti voluto fare altro?

No, sono felicissima di quello che faccio.
Ho tre figli meravigliosi: i miei gemelli e una figlia nata in tarda età, che è la luce dei miei occhi.

Sono anche un’attivista appassionata, con un amore sconfinato per gli animali, in particolare per quelli indifesi, che non hanno una casa o una voce per difendersi.

Ogni giorno mi sento grata per tutto ciò che ho e per quello che posso fare. Non c’è nulla che avrei voluto cambiare: il mio lavoro, i miei figli e il mio impegno per gli animali sono ciò che mi definisce e mi rende davvero felice.

Hai altri interessi oltre al lavoro?

Sì, il mio cuore è dedicato agli animali.
Da tre anni collaboro con il Rifugio San Francesco, un luogo straordinario dove due persone meravigliose si prendono cura giorno e notte di tanti amici a quattro zampe.

Da due anni realizzo un calendario di beneficenza, il cui ricavato è interamente devoluto al rifugio.

Per me, aiutare questi esseri indifesi è una missione. Sono convinta che l’amore che diamo agli animali torni a noi amplificato, sotto forma di gioia e pace interiore.

A cosa stai lavorando attualmente?

Sto ultimando un progetto a cui tengo moltissimo: il mio libro, intitolato Salvami. Uscirà alla fine di gennaio, e l’intero ricavato sarà destinato al Rifugio San Francesco.

Questo libro raccoglie storie vere e toccanti, scritte da persone straordinarie che hanno condiviso il loro amore e la loro dedizione per gli animali.

È un libro scritto con il cuore, un inno alla compassione e alla speranza.

È dedicato a chi ama profondamente e sa cosa significa lottare per chi non può difendersi da solo.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Il mio sogno è aprire una casa-famiglia per gli animali abbandonati, un luogo dove possano trovare amore, cure e accoglienza.

Vorrei che questa casa fosse anche un rifugio per chi non può permettersi di pagare una pensione per il proprio animale o per chi desidera adottarne uno.

Il mio slogan sarebbe: “Prendimi, salvami, non comprarmi: vieni da me e adottami”. Voglio che ogni animale trovi una casa e che nessuno venga più lasciato indietro.

Hai un sogno nel cassetto?

Il mio sogno più grande è che le persone comprendano l’importanza dell’adozione e scelgano di andare nei rifugi anziché acquistare animali.
Nei rifugi ci sono creature meravigliose che aspettano solo di essere amate.

Vorrei anche lanciare un referendum per far approvare una legge che garantisca ospedali veterinari gratuiti per tutti gli animali.

È inaccettabile che molti non possano permettersi di curare il proprio amico a quattro zampe.

Il mio sogno è un mondo dove ogni animale abbia diritto a cure e amore, senza alcuna barriera economica.

C’è qualcuno che vuoi ringraziare?

Sì, ci tengo a ringraziare profondamente Vincenza Toucro, che si è occupata del trucco, e Roberto Ceccarelli, che ha curato il parrucco.

Eleonora Cassandra Espago è stata un sostegno prezioso e un punto di riferimento costante durante questo percorso.

Un ringraziamento speciale va anche a Giorgio Algherini e alla mia amata Sara Allevato, che mi ha aiutata nella stesura del libro.

Infine, non posso dimenticare il mio fratello acquisito, Carlo Senes: il suo incoraggiamento, la sua fiducia e la sua guida sono stati fondamentali per me, e gli sarò sempre profondamente grata.

In bocca al lupo di cuore!

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