Malgrado il Covid e l’incertezza legata alle regole per gli ingressi sul territorio italiano, sarà un’edizione record per il Rally di Romagna MTB – Gyproc Saint Gobain.
La manifestazione di Riodo Terme – in programma dal 29 maggio al 2 giugno – ha infatti raggiunto i 350 iscritti, una sessantina in più rispetto all’ultima edizione, quella del 2019, quando sulla linea di partenza si presentarono 290 bikers.
“E’ un risultato che va oltre le nostre più rosee aspettative – spiegano il direttore generale della rassegna Davide De Palma ed il presidente del Romagna Bike Grandi Eventi Stefano Quarneti – ma questo dato, davvero sorprendente tenuto conto del contesto, dimostra che in questi anni abbiamo lavorato nella direzione giusta e che Riolo Terme, anno dopo anno, si sta sempre più affermando come una delle capitali italiane della mountain-bike”.
E sulla manifestazione, giunta alla sua undicesima edizione, arriva anche il commento del sindaco di Riolo Terme Alfonso Nicolardi, il primo a credere – da sempre – nelle potenzialità di questa rassegna ciclistica: “Per questa edizione abbiamo messo in campo un’organizzazione particolarmente attenta e capillare – spiega il primo cittadino – l’obiettivo è garantire ai partecipanti i più alti standard di sicurezza, andando anche ben oltre i normali protocolli. Anche se i dati pandemici sembrano in rincuorante miglioramento, assieme agli organizzatori abbiamo voluto costruire il bike-village come una sorta di ‘bolla’ in grado di tutelare l’incolumità degli atleti e di azzerare ogni rischio potenziale di contagio”.
Nicolardi si sofferma in particolare sul record di partenti, un dato che rappresenta non solo la consacrazione di un evento, ma anche e soprattutto la vittoria di un intero territorio: “Questo è un percorso iniziato ormai 12 anni fa – ricorda il sindaco riolese – e questi dati formidabili sono i frutti sacrosanti di un lavoro sempre encomiabile, a tutti i livelli. Una volta, quando si parlava di turismo a Riolo, si pensava solo al termale. Oggi, numeri alla mano, il cicloturismo è diventato un filone strategico per il nostro incoming e sempre più visitatori ci scelgono per la nostra immagine, ormai consolidata, di capitale italiana della mountain-bike. Solo dieci anni fa il cicloturismo da noi era un piccolo lumicino ma, negli anni, si è acceso sempre di più diventando un vero e proprio faro per l’economia locale. Il Rally ha avuto il merito di aprire uno scenario, facendo comprendere alla nostra comunità le enormi potenzialità di questo settore. Sapevamo di avere un territorio vocato alla bicicletta, ma senza figure come Stefano Quarneti e Davide De Palma probabilmente non saremmo mai riusciti a sfruttarne appieno le risorse”.
Il Rally dunque arriva anche nel momento più propizio, quella della faticosa ripartenza del turismo romagnolo: “Con l’emergenza pandemica – conclude Nicolardi – il comparto vacanze ha subìto il colpo più duro dal dopoguerra ad oggi e dunque tante attività hanno bisogno di ripartire. Il Rally è esattamente ciò che ci voleva in questo momento perché, dopo tanti mesi, porterà nuovamente tanta gente a Riolo Terme consolidando un modello turistico su cui, anche come amministrazione, punteremo sempre di più”.