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“Salva casa”, senza il pronunciamento della Regione non si fa nulla

Ha destato molto interesse il contenuto del decreto legge “salva casa”, in merito alle possibilità per molte famiglie, operatori turistici e imprenditori proprietari di beni immobili, di ricavare nuovi spazi abitativi. 

Il geometra Michele Tomassini del gruppo I-Service, con sedi a San Mauro Pascoli, Cesenatico e Cervia, è uno dei tecnici che ha seguito da vicino la questione e, proprio per questo, tiene a precisare degli aspetti importanti.

“Quando si parla di norme nazionali emanate con lo scopo di semplificare alcuni processi, si crea sempre grande interesse e anche delle aspettative. Tuttavia il tema è complesso ed è pertanto necessario fare alcune puntualizzazioni per precisare meglio i contenuti della stessa legge “salva casa”. Con il nostro intervento, che ha suscitato qualche fraintendimento fra gli operatori del settore, volevamo semplicemente ribadire come la norma nazionale emanata lo scorso anno avesse un impianto lacunoso e, pur avendo diversi aspetti interessanti, generi ulteriori e differenti problematiche applicative”.

“Infatti – continua Tomassini – la legge approvata il 24 luglio 2024 è molto articolata, e tocca molti punti di interesse dell’edilizia privata, ma non abbiamo ancora gli strumenti per applicarla. La regione Emilia-Romagna dovrà fare il primo passo ed ancora non si è espressa in merito. Ho voluto fare delle precisazioni perché, lo ribadisco, senza il pronunciamento della regione Emilia-Romagna ancora tutto rimane in sospeso e nulla di quanto previsto dalla legislazione nazionale si può attuare”.

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