Numeri alla mano è il più prolifico talent-scout della Romagna perché – dai tempi delle prime sfilate amatoriali all’Energy ai palcoscenici patinati della Val di Fassa – sotto gli occhi di Carmelo Tornatore sono passate in questi anni centinaia di ragazze (“a breve – conferma – toccheremo quota mille”). Diverse, ambiziose o curiose, a loro modo tutte bellissime e con un desiderio comune: entrare in tacco dodici nel rutilante mondo dello spettacolo.
Qualcuna, per la verità, ce l’ha anche fatta, anche se lui – distante anni luce dai sedicenti manager venditori di illusioni – garantisce “visibilità” ma non certo l’Eldorado del successo: “Per quello – dice – ci vogliono numeri, personalità e tanta tanta fortuna”.
Nato a Cesena da babbo siciliano, titolare in città della gelateria “Melo Bonito”, Tornatore ha appena siglato una nuova partnership con l’Ap Production, l’agenzia di management con sede a Milano Marittima che organizza, da tanti anni, le vacanze dei vip nelle località turistiche della Val di Fassa.
Per lui è l’inizio di un nuovo importante progetto artistico, anche se Carmelo non dimentica mai gli anni degli esordi: “Ho iniziato alla discoteca NRG di Cesenatico, dove ero un semplice ‘pierre’. Ero molto giovane, ma già intraprendente e, soprattutto, a me piaceva organizzare eventi. Allestivo sfilate e piccoli concorsi e, anno dopo anno, l’interesse cresceva e le ragazze aumentavano. Così, da una semplice passione, è nata un’organizzazione ben strutturata che oggi, nelle province romagnole, gestisce di fatto tutti i più importanti concorsi del territorio”.
Cosa chiedono le ragazze che partecipano ai tuoi concorsi e, soprattutto, che promesse fai a loro?
“Un talent-scout serio, questa è la prima regola, non fa mai promesse. Noi garantiamo visibilità, a volte notorietà ed opportunità, ma nessuno può dire con certezza se quella miss sfonderà. Il successo è un mix di troppe componenti e la fortuna, alla fine, gioca sempre un ruolo decisivo. Come spiego a tante ragazze, noi offriamo un trampolino di lancio perché se vuoi entrare nel mondo dello spettacolo, quasi sempre, devi partire da qui. Ma quasi tutte le modelle che vengono a sfilare da me lo fanno per la prima volta nella loro vita. Io le recluto nella mia attività, nei locali, in spiaggia e su instagram, anche se – a dire il vero – ormai sono sempre più le ragazze che arrivano a me da altri concorsi, magari perché ne sentono parlare bene dalle amiche o vedono che le mie sfilate sono sempre divertenti”.
Quali doti deve avere una ragazza per essere una perfetta miss?
“La voglia di divertirsi e di mettersi in gioco devono essere la spinta iniziale. Poi il sorriso, ma anche la puntualità, ovvero il rigore nel rispettare i tempi e le regole che, nell’ambito di una grande organizzazione, sono sempre importanti. Per quanto riguarda la ‘bellezza’ resta sempre una componente soggettiva e dunque non esistono dei canoni estetici vincenti in assoluto. Una cosa però mi ha insegnato l’esperienza, ovvero che la Miss perfetta non è quella che vince sempre, ma quella che ci prova e si migliora ogni volta, quella che ascolta i consigli, che lavora su se stessa, mantenendo il sorriso e facendo gruppo con le altre colleghe”.
Qual è il prototipo di bellezza che oggi va per la maggiore? Cioè che profilo di ragazze richiede attualmente il mondo dello spettacolo?
“Un bel viso è sempre fondamentale. Mentre, a differenza di qualche anno fa, la magrezza per fortuna non è più sinonimo di bellezza. I corpi androgini sono richiesti da una nicchia dell’alta moda ma, in generale, se si vuole lavorare ad esempio in tv servono sempre le curve giuste al posto giusto”.
Quanto e come i social-network hanno cambiato il mondo dei concorsi?
“Direi che l’ha stravolto. Con l’avvento dei social e delle app con il foto-ritocco, la vera bellezza è ormai solo quella che si esprime dal vivo. A noi talent-scout, in ogni caso, facebook e instagram ci hanno reso la vita più semplice perché ci danno l’opportunità di contattare un numero molto più alto di ragazze e quindi di allargare il nostro raggio geografico d’azione. Ma, ripeto, con i filtri fotografici ormai a disposizione di tutti, serve un occhio allenato per non prendere fregature. Non capita spesso, ma personalmente mi rallegro quando dal vivo le ragazze si rivelano più belle che in foto”.
Durante l’inverno sarai impegnato in una serie di progetti artistici in collaborazione con l’Ap Production: cosa farete esattamente a dicembre in Val di Fassa?
“Con Ale Piva ci conosciamo ormai da 10 anni. Diciamo che, prima che le nostre strade si incrociassero, per molto tempo ci siamo studiati ‘da lontano’. Quest’anno accompagneró in Val di Fassa 12 ragazze che saranno le protagoniste dell’evento a tema ‘Save the Planet’ con foto shooting in alta quota, un calendario “green”, un contest digitale e tanti altri eventi che sveleremo a breve”.
Anche per la tua agenzia si apre una nuova fase: quali sono i tuoi progetti e le anticipazioni per il 2020?
“Siamo in crescita ma, oggi come ieri, il mio obiettivo principale è dare valore alle ragazze, che devono essere sempre al centro di ogni progetto artistico. Qualunque esso sia. Quindi nuovi contatti, nuovi eventi e tante collaborazioni per dare a tutte la possibilità di esprimersi al meglio e offrire loro delle reali opportunità di crescita e – perché no? – anche di lavoro”.
E sulla nuova partnership con Carmelo Tornatore si dice “molto contento” anche il manager dell’Ap Production Ale Piva: “Scese dalle passerelle le modelle, molto spesso, non sanno come utilizzare quel lampo fugace di notorietà. Fasce e corone sono il primo passo, ma poi serve un progetto artistico serio e dei contenitori adeguati per offrire a queste ragazze delle possibilità reali. La collaborazione con Tornatore, che è il più bravo talent-scout della regione e forse non solo, ha esattamente questa finalità: mettere le ragazze al centro dei progetti e tenerle lontano dai patetici venditori di illusioni”.