Un gruppo di sole donne alla scoperta del mondo. E’ la nuova iniziativa di Viaggi Manuzzi che – dal 26 febbraio al 5 marzo in Giordania – ha inaugurato “Io viaggio in pink”, l’iniziativa dedicata all’altra metà del cielo.
Undici donne, un viaggio straordinario nel misticismo della Giordania, non un semplice gruppo di viaggiatrici, ma una community di donne impegnate nel lavoro e nelle loro famiglie che, nel segno della sorellanza – oltre ad ammirare le millenarie bellezze di Petra ed Amman – ha riscoperto il dono inestimabile della condivisione di emozioni e nuove amicizie.
“Io viaggio in pink è nata come nuovo progetto, semplice per quanto innovativo – spiegano Elena Bianchini (consulente di viaggio) e Rita Guerrini (esperta di marketing), ideatrici del progetto -. Ci lavoravamo da diverso tempo e, un po’ alla volta, abbiamo intuito che vi erano molti stimoli e richieste in questo senso che non potevamo più ignorare. Molte clienti dell’agenzia, infatti, per diverse ragioni, ci avevano manifestato il desiderio di viaggiare da sole, ma anche il timore di esporsi a pericoli e ai normali contrattempi che un viaggio intercontinentale inevitabilmente comporta. E così abbiamo deciso di creare un format ad hoc, ovvero un viaggio per sole donne. C’era qualche perplessità legata ai soliti pregiudizi che descrivono il rapporto fra donne conflittuale e competitivo ma, nel nostro caso, si è subito instaurata una chimica quasi magica ed oggi il bilancio di questa esperienza mi piace sintetizzarlo così: siamo partite come undici sconosciute e siamo tornate come undici amiche”.
Kefiah d’ordinanza al collo – tra cammelli, tramonti e the nel deserto giordano – la comitiva di sole donne, partita il 26 febbraio da Cesena, ha vissuto sette giorni di indimenticabili emozioni.
Dalla città romana di Jarash ai tesori di Amman, dai siti archeologici di Petra alle chiese di Madaba, dal Monte di Mosè al castello di Kerak, una settimana di cartoline mozzafiato da scolpire nella memoria, ma soprattutto un patrimonio di relazioni e conoscenze di cui far tesoro. Come le notti nelle tende del Wadi Rum o l’incontro con un gruppo di donne beduine con cui cucinare e ballare la mazurca. Storie diverse, vite solo all’apparenza distante anni luce che si incrociano in un posto sperduto.
“Come Viaggi Manuzzi – conclude Elena – siamo abituati a proporre destinazioni di cui decantiamo bellezze e tesori. Questa volta, mi piace sottolinearlo, il ‘plus’ del viaggio è stato il gruppo ristretto di viaggiatrici (nei ‘Viaggi in Pink’ il numero massimo è di 15 partecipanti), undici donne che, oltre ogni logica di marketing, ci hanno spinto, una volta rientrate, a proseguire in questa iniziativa. ‘Io viaggio in Pink’ – difatti – diventerà un format, un progetto più strutturato per le donne che desiderano viaggiare nel mondo ma anche riscoprire l’allegria dello stare insieme, della solidarietà femminile e della vera amicizia”.
“Io viaggio in Pink” sta già pensando ai prossimi viaggi, che saranno senza dubbio carichi di energia, vitalità e gioia. Come sono, del resto, tutte le donne.