“Le ragazze che fanno ginnastica artistica nella vita hanno sempre una marcia in più. Imparano presto il valore del sacrificio e, più di tutte, sanno metabolizzare il dolore della sconfitta. Più che uno sport la ginnastica è una scuola di vita perché l’errore è parte integrante della prestazione e, quando sbagli a poggiare il piede, anche solo per un centimetro, il mondo ti cade addosso. E’ in quell’istante che devi trovare la forza per reagire, risalire sulla trave e ricominciare. Ed è in quel momento, asciugando le lacrime con un sorriso, che una ginnasta cresce e diventa donna”.
Marina Meldoli, in 40 anni di attività, ha cresciuto tutte le generazioni delle ginnaste cesenati. Più che un tecnico un simbolo nostrano di questa disciplina che, sotto le insegne gloriose della Us Renato Serra, si appresta a vivere l’ennesima stagione agonistica. Assieme ad Andrea Verga e Sofia Poma affiancherà Massimo Gallina alla guida della formazione femminile neo-promossa in serie B. Una stagione all’insegna delle grandi ambizioni con un organico ampiamente rinforzato ed un obiettivo chiaro: vincere il campionato e, nell’arco di un biennio, salire in A1.
“Quest’anno abbiamo alzato l’asticella di parecchio – spiega – nella nuova categoria, del resto, i programmi richiedono una complessità maggiore e dunque ogni ginnasta dovrà lavorare molto di più rispetto allo scorso anno. Dovremo migliorare la parte tecnica e la padronanza scenica perché la ginnastica, specie a certi livelli, non perdona. In ogni caso c’è ottimismo perché la squadra si è rinforzata in maniera imporante e dunque mi pare che, tra veterane e new-entry, ci siano tutti i valori tecnici per puntare alla promozione”.
In particolare c’è grande attesa per i nuovi innesti Barzasi e Agosti…
“Sono ginnaste giovani ma che stanno già facendo un percorso tecnico di livello internazionale e quindi, almeno sulla carta, dovrebbero garantirci un contributo significativo. Ma questo team è stato costruito con grande attenzione in modo da essere coperti in tutti gli esercizi. Siamo un mix di valori ben assemblato: abbiamo talenti giovanissimi, ma anche ginnaste più collaudate che, con la loro esperienza ed affidabilità, potranno aiutarci parecchio”.
Al di là dell’aspetto agonistico, anche sul piano della coesione e del feeling fra tecnici ed atlete la squadra sembra sulla strada giusta…
“E’ un aspetto non secondario che alla Us Renato Serra curiamo, da sempre, con scrupolosa attenzione. Pensiamo di aver creato un ambiente sereno che è quello che serve alle atlete per esprimersi al massimo delle loro potenzialità. Io, che sono donna come loro e che faccio questo lavoro da 40 anni, mi occupo spesso delle loro paturnie e dei loro sbalzi di umore e, quando serve, tocca a me intervenire sul piano mentale per smussare qualche scoria psicologica o curare qualche ferita dell’anima. Del resto, per una performance al top serve una mente lucida e pulita e dunque, tra un attrezzo ed un esercizio, lavoriamo anche a questo”.
Proseguirà anche quest’anno la collaborazione con l’Endas?
“Assolutamente sì. Con Marina Brighi, anima della polisportiva, ma anche con Paride Ceccaroni e Franco Zoffoli, c’è un rapporto di solida amicizia che va oltre l’aspetto agonistico e dunque, quest’anno come nelle stagioni passate, uniremo le nostre forze e continueremo a lavorare in sinergia”.
Le ambizioni della Renato Serra sono davvero importanti. Cosa vuol dire lavorare per una società che punta così in alto?
“Per me è qualcosa di speciale perché io, oltre ad essere nata a Cesena, sono stata una delle prime ginnaste di questa società e dunque, anno dopo anno, ho visto crescere con passione questa realtà. Ricordo ancora quando abbiamo posato la prima pietra di questa splendida palestra, la gioia di veder nascere un centro tecnico di livello nazionale e la possibilità di offrire alle nostre ragazze un ambiente di lavoro sempre più bello ed accogliente. Per me, che faccio l’allenatrice da quando avevo 18 anni e che da ragazzina mi allenavo nelle palestre scolastiche, è sempre bello tornare a pensare in grande anche se, a onor del vero, seppur in altri tempi, noi in serie A ci siamo già state almeno con tre generazioni diverse di ginnaste. Se oggi possiamo contare su una palestra che sembra una reggia e su uno staff tecnico di primo livello è proprio grazie ad un lungo percorso di crescita che, in questi anni, ha convinto l’amministrazione a sostenere la ginnastica artistica di Cesena ed ha avvicinato sponsor che, negli anni passati, investivano solo sul calcio. Insomma, se siamo a questi livelli, lasciatemelo dire, non è affatto un caso”.