Nel futuro un lavoro da yacht designer, ma il presente di Samuel Pompinetti – il “veterano” del gruppo del Gymnastic Romagna Team – è ancora saldamente sulla pedana della palestra della Renato Serra: “Sto finendo un corso per diventare tecnico della progettazione nel settore nautico – spiega – ma la ginnastica resta il mio sogno, soprattutto quest’anno che, per la prima volta, gareggeremo finalmente nel massimo campionato di A1”.
Insomma, se il tecnico Germani aveva sollevato qualche interrogativo sulla sua piena applicabilità (“Prima di decidere in quale direzione andare con lui, bisognerà capire quanto tempo potrà dedicare alla ginnastica”), Samuel spazza via ogni dubbio candidandosi per un ruolo importante anche nella prossima stagione: “Ho avuto alti e bassi nel corso della mia carriera da ginnasta – ammette – ma, in questo momento, ho le idee chiare. Voglio dare il mio contributo alla squadra e, anche se non sarà semplice conciliare tutti gli impegni, darò il massimo per aiutare i miei compagni”.
Anche Pompinetti, come Andrea Dotti, si scrolla di dosso l’etichetta di matricola e, in sede di pronostico, sceglie di puntare in alto: “La salvezza è l’obiettivo più realistico – dice – ma io penso che abbiamo le potenzialità per fare ancora meglio. Ci vorrà un po’ di fortuna ma, anche se in A1 il livello tecnico è molto più alto, io come Andrea preferisco puntare sulle Final-Six”.
Felicemente fidanzato con Giada e unico atleta della squadra nato lo scorso millennio, Samuel è reduce da un’annata non semplice: “Nel 2020 – ricorda – ho iniziato uno stage in un’azienda di Forlì e, appena finivo, mi precipitavo in palestra per allenarmi. Arrivavo in pedana verso le 18 quando tutti i miei compagni avevano appena terminato la seduta. Spesso ero costretto ad allenarmi da solo e devo ammettere che, in certi momenti, non è stato facile trovare gli stimoli giusti. I miei compagni sono un po’ la mia famiglia e, in tutti questi anni, allenarci assieme ha sempre fatto la differenza”.
In quei momenti difficili, le ha dato una mano importante il tecnico Nicoletta Martinini, da sempre la vera “psicologa” del gruppo: “Per noi atleti la ‘Nick’ è molto più di un’allenatrice – spiega Samuel – lei ci segue da tanto tempo e io, a volte, la chiamo ‘zia’. Ma anche il rapporto con il nuovo coach Germani è molto buono. Al di là delle sue innegabili competenze tecniche, rispetto a Pasquali, con noi parla tantissimo e ha già saputo instaurare un rapporto umano molto solido”.
Il prossimo anno Pompinetti sarà il grande specialista del cavallo con maniglie, anche se lui vorrebbe migliorare anche nel volteggio e nelle parallele, dove – come ha ammesso lo stesso Germani – avrebbe ampi margini di miglioramento: “Mi metterò a disposizione della squadra e, seguendo i programmi del nostro allenatore, cercherò sempre di dare il massimo – ribadisce Samuel – spero di stare bene fisicamente perché, dopo tanti anni di ginnastica, il mio fisico comincia ad accusare qualche acciacco. Ma siamo in A1 e, ripensando a tutti i sacrifici che abbiamo fatto per arrivare fino a qui, è questo il momento di dare il massimo”.